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Dov’è mia figlia?, terza puntata: riassunto

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Ecco cos’è successo nella terza puntata di Dov’è mia figlia?: sono momenti di altissima tensione per tutti. Gli uomini Serrano rinchiudono Chiara in un sotterraneo: lo scopo di Serrano è quello di tenere Claudio in pugno, per arrivare ai suoi soldi, ma soprattutto al registro di contabilità stilato da Marco e che adesso è in mano del fratello. Claudio nel frattempo è tornato a casa, dove Sabina attendeva il ritorno di Chiara. L’uomo spiega alla moglie cosa sia successo e perchè la ragazza non è con lui ed a quel punto i nervi di Sabina cedono.

A rimetterci è Giulio: confessa ai genitori, infatti, di aver sentito Chiara un paio di volte e che quella della sorella doveva essere una specie di ragazzata. Calmata la moglie, Claudio spiega ad entrambi che andrà via per un po’ e che niente di quello che sentiranno su di lui è vero.

Così, mentre Claudio si dilegua nella notte, Anna Cavani ed il suo vice arrivano a casa Valle, chiedendo dell’imprenditore. Sabina dapprima riesce a mentire ai poliziotti, fingendo che il marito non sia mai tornato a casa, ma poi cede, seppur non riuscendo ad indicare ai due dove sia effettivamente Claudio.

La polizia è convinta: tutte le prove riguardo la morte di Marzia e la scomparsa di Chiara portano a Claudio, così decidono di muoversi incisivamente verso questa direzione. Così, mentre due agenti travestiti da operatori telefonici inseriscono delle microspie in casa Valle, Anna interroga Marco riguardo il registro dei conti e del tradimento di Claudio e Valentina, non riuscendone a cavare granchè.

Mentre Chiara cerca di chiamare aiuto e Claudio crea una carta d’identità finta scambiando la foto di Francesco con la propria, Anna è riuscita ad ottenere un mandato di perquisizione per il cantiere dei fratelli Valle.
Marco, dal canto suo, chiede un incontro con Serrano, senza ottenerlo. Quando accusa uno degli uomini di Serrano di aver rapito la nipote, questi nega aspramente.

Anna trova dei proiettili ed un porto d’armi nella cassaforte di Claudio. Dice allora all’avvocato dei Valle che il fatto di ritenere l’uomo in possesso di una pistola aggrava la sua posizione. Sabina dichiara all’agente che Claudio ha mille difetti, ma non è un assassino.

Claudio riesce a mettersi in contatto con la famiglia tramite computer. Sabina gli riferisce il consiglio dell’avvocato di costituirsi, ma lui è troppo impegnato a cercare Chiara, ed anzi ha già un contatto.

Claudio e Marco si incontrano in un ristorante e hanno uno scontro, durante il quale vengono fuori non solo gli asti ma anche quanto sia importante la famiglia: Marco consiglia a Claudio di dare il doppio registro agli uomini che tengono prigioniera Chiara perchè è l’unica cosa che vogliono.

Il contatto di Claudio dà i suoi frutti: deve procurarsi un’auto con i finestrini oscurati per incontrarli. L’uomo affitta un furgone, utilizzando la carta d’identità di Francesco Torri come documento di riconoscimento. Mossa sbagliata! La polizia lo intercetta e così, senza saperlo, Claudio è seguito dalla polizia fino al punto di incontro con i rapitori.

Proprio mentre lo scambio sta per avvenire, la polizia arriva a sirene spiegate, costringendo non solo Claudio a fuggire, ma i rapitori a battere in ritirata portando di nuovo via Chiara sotto gli occhi impotenti di suo padre. Neanche Anna è contenta di ciò che è successo, visto che tutta l’operazione è andata a monte.

Marco confessa a Valentina, precedentemente interrogata da Anna, che stanno per perdere tutto, anche le case che le aveva intestato e che dovevano essere la base per il loro futuro insieme. Valentina sembra però più preoccupata per la perdita delle case che della brutta fine che Marco prospetta per se stesso…

Riguardando il doppio registro in suo possesso e che Serrano tanto cerca per non essere incastrato, Claudio crede che il Cementificio “Salina” possa essere un indizio valido. Così si intrufola negli uffici dell’amministrazione nel tentativo di trafugare il faldone contenente delle informazioni al riguardo. Gli uomini della sicurezza però lo individuano attraverso le telecamere a circuito chiuso e lo rincorrono, arrivando a sparargli contro. Fuori dal Cementificio, però, sono anche appostati gli uomini della Catturandi, la vecchia sezione in cui lavorava Anna, che riescono a prendere il numero di targa della sua moto.

Anna riceve dal suo ex capo, Ferro, il numero di targa, dopodiché va con Ivan da Sabina per farsi accompagnare nello studio di Claudio ancora una volta. Lì, Anna ed Ivan trovano il modellino della barca di Francesco, la Chiara, in cui effettivamente Claudio si sta nascondendo.

Trovata la rimessa, Anna ed Ivan stanno per scoprire Claudio, che però riesce a fuggire in sella alla motocicletta.

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