“Doppio gioco”, la nuova serie Mediaset in onda su Canale 5 dal 27 maggio, promette di tenere incollati gli spettatori grazie alla sua protagonista, Daria, interpretata da una magistrale Alessandra Mastronardi.
La Mastronardi infonde nel personaggio una miscela unica di fragilità e forza, tipica di chi non ha più nulla da perdere.
La trama di Doppio gioco
Daria, 35 anni, ha una vita segnata da tragedie e un’abilità straordinaria: la capacità di “leggere” le persone, di intuirne pensieri e intenzioni con una precisione quasi soprannaturale. Non si tratta di magia, ma di un dono affinato a caro prezzo, appreso al fianco del padre Pietro, un giocatore d’azzardo dal fascino pericoloso, tragicamente scomparso in un’esplosione quando Daria era solo una bambina. O almeno, questa è la verità in cui ha sempre creduto.
Cresciuta con il fratello Davide, oggi un avvocato di successo con cui ha un rapporto complesso, Daria si ritrova ad affrontare le conseguenze delle sue stesse scelte. Dopo essere stata arrestata per il suo coinvolgimento nel mondo del gioco d’azzardo, viene condannata ai servizi socialmente utili e inviata in una comunità di recupero. È qui che tenta faticosamente di ricostruire la sua vita, ma il passato, o forse il destino, ha altri piani per lei.
Durante il suo percorso di reinserimento, Daria viene notata da Ettore Napoli, Maggiore della Guardia di Finanza e ufficiale di collegamento con i Servizi Segreti, interpretato da Simone Liberati. Ettore intuisce il potenziale del suo intuito fuori dal comune e le propone una missione delicata: dare la caccia a Gemini, uno spietato narcotrafficante il cui vero nome è Rolando Infantino. Questo membro di un gruppo criminale internazionale, guarda caso, è un appassionato di poker. La missione prevede che Daria si infiltri sotto copertura, conquistando la fiducia di Gemini. Ma al loro primo incontro, qualcosa si rompe. Un dettaglio, un’espressione nel volto dell’uomo, le risveglia un ricordo inquietante. Daria non rivela nulla, ma dentro di sé si fa strada un sospetto agghiacciante: e se quell’uomo fosse proprio suo padre?
Stile e ritorni: moda e nostalgia sul set
Il guardaroba di Daria riflette appieno la sua indole di protagonista action-drama: giubbotto in pelle, jeans scuri, stivali robusti e tacchi alti, persino nelle fughe più concitate. Alessandra Mastronardi ha scelto di immergersi completamente nel ruolo, senza controfigure: “Non ho mai voluto scarpe basse, né controfigure. Se devo correre, corro davvero”, racconta l’attrice, sottolineando come ogni scena sia una prova non solo tecnica, ma emotiva. Il cuore della serie pulsa anche nelle relazioni: quelle vere, difficili, sfumate. E il rapporto tra Daria ed Ettore si muove proprio su questa linea sottile, fatta di fiducia e ambiguità.
Il set di “Doppio gioco” ha riservato anche un gradito ritorno per molti spettatori: Alessandra Mastronardi e Max Tortora si ritrovano fianco a fianco dopo anni. Per il pubblico, rivederli insieme evoca una certa nostalgia, riportando alla mente i tempi d’oro de I Cesaroni, la serie cult che tra il 2006 e il 2014 ha conquistato il cuore degli italiani e lanciato definitivamente la carriera di entrambi.
