Home Anticipazioni Dagli Usa a Roma, arriva la versione italiana di Transparent

Dagli Usa a Roma, arriva la versione italiana di Transparent

0

In America si chiama “Transparent” e ha narrato la vita estrema di un padre, stimato professore universitario, che decide di vivere la sua vera identità: si è sempre sentito donna e vivrà l’ultima parte della sua esistenza come Maura, indosserà abiti femminili.

Straordinario il protagonista Jeffrey Tambor, geniale la svolta. Maura/Mort Pfefferman, stimato professore universitario in pensione, divorziato, tre figli, a 70 anni getta la maschera con l’affetto e la solidarietà della ex moglie: “Il nostro è stato un matrimonio gay prima che diventasse di moda” gli dice abbracciandolo. Parenthood serie cult della Nbc della numerosa famiglia Braverman, composta da figli nuore nipoti ha provato a conciliare il family drama con la verità della vita. I problemi ci sono, si affrontano, ma si sorride.

Dal 27 dicembre RaiUno propone la versione italiana Tutto può succedere di Lucio Pellegrini, commedia agrodolce con Licia Maglietta, Giorgio Colangeli, Maya Sansa, Pietro Sermonti, Ana Caterina Morariu, Alessandro Tiberi, Camilla Filippi e Fabio Ghidoni. “La sfida maggiore – dice il regista – è stata rappresentare la vita per come è, senza stereotipi, nei momenti di leggerezza e di commozione, dando storie potenti agli adulti quanto ai ragazzi. Questo cast l’ha reso possibile”. Proprio lo spazio dato agli adolescenti è uno dei cambiamenti maggiori rispetto alla serie Usa. “Per il resto – dicono gli sceneggiatori Filippo Gravino, Guido Iuculiano e Michele Pellegrini – siamo rimasti molto fedeli all’arco dei quattro fratelli, facendo un grande lavoro nell’adattare il racconto alla realtà italiana”.

Al centro della storia, ambientata tra Roma e case di famiglia a Fiumicino, ci sono le tre generazioni dei Ferraro: Emma (Maglietta) e Ettore (Colangeli) genitori di quattro figli, Alessandro (Sermonti), Carlo (Tiberi), Sara (Sansa) e Giulia (Morariu) ormai adulti (chi più chi meno) tutti alle prese con la rispettiva prole, problemi, scoperte e crisi. Alessandro, primogenito, sposato con Cristina (Filippi), “è un punto di riferimento, si è preso sempre troppe responsabilità e a volte sbaglia traiettoria” spiega Sermonti. Ha difficoltà a accettare che il figlio minore Max (Roberto Nocchi), possa essere affetto dalla sindrome di Asperger. “Sara invece è scapestrata, torna in famiglia dopo un matrimonio andato male, con due figli adolescenti, chiede sempre aiuto e combina disastri” sorride Maya Sansa.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui