Ecco il riassunto della seconda puntata de Il Generale Della Rovere.
Giovanni è in carcere. Poco tempo dopo il suo ingresso, conosce un altro detenuto, Aristide Bacchelli, il quale sta organizzando una fuga insieme ad altri compagni. Nel frattempo, Olga e Ada decidono di andare a Milano.
La fuga, attraverso le fogne, porta Giovanni e i suoi compagni in una stalla abbandonata, dove tutti aspettano che arrivino i partigiani a prenderli. Insieme con loro, però, arrivano anche dei soldati tedeschi che sparano su di loro. Riconducono tutti in carcere e ne uccidono due, a titolo dimostrativo.
Il colonnello Muller, appreso l’accaduto, rimprovera Giovanni e gli ordina di scoprire la vera identità di un detenuto, un certo Fabrizio. Poco dopo la moglie del vero Generale Della Rovere vorrebbe vederlo, ma Muller non glielo concede.
Bacchelli, mentre fa la barba a Giovanni, gli dà un foglio che gli avrebbe consegnato l’identità di quel Fabrizio, ma i secondini lo scoprono: perquisiscono la cella di Giovanni e picchiano a morte Bacchelli. Anche Giovanni è fatto picchiare, per allontanare i sospetti da un eventuale sua complicità nella morte di Bacchelli.
Olga e Ada, poco dopo, incontrano Muller per avere notizie di Giovanni, dolorante in cella, che si fa leggere la lettera che la moglie del Generale vero ha scritto. Riescono a incontrare di persona Giovanni e sono usate da Muller come esca, affinchè Bertone gli riveli l’identità di Fabrizio.
Prima che sia chiamato per essere fucilato con altri detenuti, Giovanni incontra Fabrizio ma si rifiuta di consegnarlo al colonnello Muller: segretamente, questi lo ammira, ma non può far altro che spedirlo sul patibolo, nonostante Bertone stia solo recitando una parte. “Noi sbagliamo a giudicare l’Italia dai suoi veri generali”, dice Muller. Quelli falsi ne danno un’immagine più dignitosa.