Domani, lunedì 11 marzo, andrà in onda in prima serata la mini serie in costume sul grande poeta romano Trilussa, ma ecco a voi le anticipazioni sulla prima puntata.
Carlo Alberto Salustri, in arte Trilussa, è una celebrità tra i romani per i suoi versi in dialetto e le sue fiabe per bambini. Vive in affitto in una casa studio che gli concede un suo grande amico e estimatore, il Conte Osvaldo della Rocca, con la fedele governante Rosa, che è al suo servizio da oltre vent’anni.
Il conte Della Rocca vive lì vicino in un grandioso palazzo con la sua amante Marisa Mars, una diva del cinema che viene dal popolo, ma che si è saputa coltivare gli “amici” giusti.
A un ricevimento a casa del Conte Trilussa non si fa scappare l’occasione di mettere in difficoltà l’odiata Marisa, ricordando davanti a tutti da dove proviene e come è arrivata nei salotti bene della città. Marisa Va su tutte le furie e il Conte Della Rocca lancia all’amico Trilussa una sfida travestita da scommessa: se riuscirà a far diventare Giselda, una ragazzetta con evidente scarso talento che si era da poco esibita, una diva avrà vinto la casa in cui è in affitto, in caso contrario dovrà scrivere una spettacolo per Marisa Mars e farle pubbliche scuse. Trilussa accetta, ma la zia della ragazza la trascina via dalla festa immediatamente, affermando che mai e poi mai le permetterà di entrare nel corrotto mondo dello spettacolo. Trilussa non fa in tempo a tirare un sospiro di sollievo per averla scampata, che il giorno dopo si presentano a casa sua un ufficiale giudiziario con l’avviso di sfratto e Giselda che è scappata di casa per seguire il suo sogno di diventare attrice.
Così Trilussa inizia a dare lezioni alla ragazza che nel frattempo vive dal Conte, che è andato alle terme con la sua amante, lasciandole la casa da accudire.
Una sera arriva a casa del conte, Arturo il figlio di un sarto ebreo, in fuga dai fascisti, e Gisella lo aiuta a scappare. Per Giselda è colpo di fulmine e Arturo crede che lei sia una contessina generosa.
Il fascista Carlacci non accetta di aver perso la sua preda e decide di rifarsi mettendo gli occhi su Gisella e di accanirsi contro Trilussa, che come al suo solito è sommerso dai debiti. E Trilussa per non pagare i debiti arretrati con il sarto padre di Arturo accetta di scrivere delle poesie per il ragazzo, che questo vuole dedicare alla sua amata. IL poeta non sa che questa è proprio la sua protetta, Giselda.
Nel frattempo la situazione non migliora: Trilussa non riesce proprio a tirare fuori dell’arte dalla ragazza che nel frattempo ha perso al testa per Arturo proprio a causa delle sue poesie.
Arturo finalmente si dichiara con Giselda e i due scoprono chi sono davvero, ma i fascisti pestano a sangue Arturo mentre Trilussa sempre più disgustato dal clima di terrore delle camice nere scrive un velenoso sonetto contro i fascisti che seguono Mussolini. Mentre Giselda viene respinta da zia Esterina che non la rivuole più a casa, Trilussa viene prelevato dall’Ovra: il Duce vuole vederlo. Per lui c’è dell’esilio o peggio.
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