Ieri è andata in onda la prima puntata della mini serie in “Trilussa, storia d’amore e di poesia”. Nell’attesa della seconda puntata che andrà in onda oggi, ecco a voi il riassunto, tutto quello che vi siete persi ieri sera.
Trilussa, è una celebrità tra i romani per i suoi versi in dialetto e le sue fiabe per bambini, ma nonostante questo è sempre pieno di debiti: vive in affitto in una casa studio che gli concede un suo grande amico e estimatore, il Conte Osvaldo della Rocca, con la sua fedele governante Rosa.
Il conte Della Rocca di fronte con la sua amante Marisa Mars, una diva del cinema che viene dal popolo, ma che si è saputa coltivare gli “amici” giusti.
A un ricevimento a casa del Conte Trilussa non si fa scappare l’occasione di mettere in difficoltà Marisa, che odia, ricordando a tutti da dove proviene e come è arrivata nei salotti bene della città. Marisa si infuria e il Conte Della Rocca lancia all’amico Trilussa una sfida travestita da scommessa: se riuscirà a far diventare Giselda, la ragazzetta che si è appena esibita, una diva avrà vinto la casa in cui è in affitto, in caso contrario dovrà scrivere una spettacolo per Marisa Mars e farle pubbliche scuse. Trilussa accetta, ma la zia della ragazza la trascina via, affermando che mai le permetterà di entrare nel corrotto mondo dello spettacolo. Ma il giorno dopo Trilussa ha una doppia sorpresa: si presentano a casa sua un ufficiale giudiziario con l’avviso di sfratto e Giselda che è scappata dalla zia per seguire il suo sogno di diventare attrice.
Così Trilussa inizia a dare lezioni alla ragazza che nel frattempo vive dal Conte curandogli casa mentre lui è alle terme con la sua amante.
Una sera arriva a casa del conte, Arturo il figlio di un sarto ebreo, in fuga dai fascisti, e Gisella lo aiuta a scappare. Per Giselda è colpo di fulmine e Arturo crede che lei sia una contessina.
Il fascista Carlacci non accetta di aver perso la sua preda e decide di rifarsi mettendo gli occhi su Gisella. Trilussa è come al solito sommerso di debiti e per non pagare gli arretrati con il sarto padre di Arturo accetta di scrivere delle poesie per il ragazzo, che questo vuole dedicare a Giselda, all’insaputa di Trilussa, che continua a dare lezioni alla ragazza che nel frattempo ha perso al testa per Arturo proprio a causa delle sue poesie.
Arturo finalmente si dichiara con Giselda e i due scoprono chi sono davvero, ma i fascisti pestano a sangue Arturo mentre Trilussa sempre più disgustato dal clima di terrore delle camice nere scrive un sonetto velenoso contro i fascisti e Mussolini. Mentre Giselda viene respinta da zia Esterina che non la rivuole più a casa, Trilussa viene prelevato dall’Ovra: il Duce vuole vederlo. Lo aspetta l’esilio, o peggio.
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