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Il commissario Ricciardi, Lino Guanciale “Io e la mia fidanzata vittima di stalking”

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Durante una pausa dalle riprese della fiction Il commissario Ricciardi, Lino Guanciale, volto noto della televisione italiana grazie alle sue interpretazioni ne La porta rossa e L’allieva, ha parlato della sua terribile esperienza come vittima di stalking e di cyberbullismo insieme alla fidanzata Antonella Liuzzi; la sua dichiarazione subito dopo il salto.

Lino Guanciale, le dichiarazioni a proposito dello stalking

Ecco quanto ha dichiarato Lino Guanciale a proposito della sua brutta esperienza:

Sapete quanto sia geloso del mio spazio privato, Fa parte del mio carattere. Sabato ho postato la foto di un bacio tra me e la mia compagna, Antonella, perché delle volte si agisce di istinto e non credo ci sia nulla di male ad aprirsi. Siamo molto felici dei tanti Like e dei tanti commenti positivi che ci sono arrivati, meno di quelli meno carini, ma d’altra parte ognuno ha diritto a pensare quello che vuole. Quello che veramente è inaccettabile sono gli insulti. Io e Antonella stiamo infatti subendo da qualche mese la pressione prossima allo stalking di alcuni account falsi che tentano di screditarci entrambi, questo ovviamente non è accettabile e non lo accetterebbe nessuno. Io ovviamente ho le spalle abbastanza larghe per potermi difendere, il mio pensiero va a chi invece queste possibilità non le ha. Mai come oggi riesco a mettermi nei panni di tutti coloro che subiscono il bullismo, la persecuzione sui social da parte di persone, che non rendendosi conto che a partire dalle proprie tastiere, dai propri desk, quello che fanno hanno delle ripercussioni reali. Quindi quelli che si possono difendere di meno sono costretti a vedere sacrificata la propria libertà. Chi se la prende con loro li accusa sempre di essere sempre troppo poco qualcosa: troppo grassi, troppo magri. Mi sento in questo momento, soprattutto a chi è più piccolo, di dare un consiglio sulla base della mia esperienza: non bisogna aver paura di chiedere aiuto a tutti, dai genitori ai professori, alla polizia postale, il cui staff è composto da persone molto competenti, scrupolose. Quello che conta è riprendersi la propria vita e i propri spazi.

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