Home Classifica Fiction Distretto di Polizia: qual è il miglior commissario di sempre?

Distretto di Polizia: qual è il miglior commissario di sempre?

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Da quando nel lontano settembre del 2000 il X Tuscolano ha aperto i propri battenti alla curiosità dei telespettatori, fino ad arrivare alla undicesima stagione in partenza domani sera, a condurre indagini e azioni avventurose si sono succeduti moltissimi protagonisti.  Prima ancora di conoscere i nuovi interpreti e di lasciarci appassionare dai loro racconti, vogliamo riportare alla memoria gli indimenticabili commissari che hanno calcato il popolarissimo distretto romano: procedendo con lo stilare una classifica, tenteremo di individuare quello più amato dal pubblico a casa.

Caratteristica vincente di Distretto di Polizia è da sempre quella di tessere sapientemente la trama secondo un intricarsi meticoloso di vita privata e inchieste sui criminali. Le storie personali dei commissari hanno impregnato le ricerche dei nemici previsti nelle diverse stagioni, raccontandoci di uomini vicini a noi. Stemperare i toni crudi da operazioni drammatiche con altri pacati e commoventi da intimità e sentimenti familiari ha garantito l’affezione delle platee italiane, testimoniando la sicurezza che queste nutrono nel ruolo di grande responsabilità inscenato dai capi del commissariato romano. Ma quali sono quelli che più ci sono entrati dentro? Qual è il commissario che più ci ha convinto e appassionato? E soprattutto, riuscirà il prossimo commissario, Leonardo Brandi, a conquistare una posizione in classifica?

1. Giulia Corsi (Claudia Pandolfi). Indimenticabile la grinta e la dolcezza di cui era capace mentre si muoveva di azione in azione tra le vie della capitale così come nei litigi con la sorella. Giovanissima eppure imbattibile, nonostante l’insicurezza del primo incarico e le cicatrici lasciate nell’intimo dalla mafia che le ha seminato di lutti imperdonabili gli affetti più cari, la Corsi dalla terza alla quinta stagione ha saputo calzare alla perfezione il ruolo da capo rigorosa e perspicace, credibile nelle supposizioni quanto negli inseguimenti.

2. Giovanna Scalise (Isabella Ferrari). A capo del distretto nella prima e nella seconda stagione, è il primo amore dei telespettatori. Deve la sua tenace lotta alla mafia alla perdita del marito, un lutto insanabile che inizialmente tratteggerà un’anima fredda e distaccata. Ferite che presto lasceranno il posto alla grinta e al coraggio di una donna e madre forte e determinata, doti attraverso le quali riscaldare l’affetto del pubblico a casa e quello dei suoi collaboratori: arrivata da Gela, fa del suo ufficio romano un punto di riferimento per i suoi uomini e per la ricostruzione della sua vita.

3. Roberto Ardenzi (Giorgio Tirabassi). Al timone del distretto nella sesta stagione, anche lui è un uomo segnato da un conto in sospeso con la criminalità. Occuperà la poltrona di commissario nel 2006 e nell’anno in cui guiderà la squadra del distretto romano porterà avanti indagini che segneranno il suo riscatto personale e racconteranno di dolori dei tempi dell’infanzia come recenti, perché per lui assicurare malavitosi alla giustizia significa fugare le ombre del passato.

4. Luca Benvenuto (Simone Corrente). Presente sulle scene romane sin dal 2000, all’inizio è un giovanissimo agente scelto, poi fa carriera e dopo la nomina nel 2008 a coordinatore ad interim, viene promosso al grado di commissario. Di lui vengono ricostruiti i tentennamenti e le problematiche dovute alle sue scelte sessuali e le fitte diramazioni della sua crescita personale come uomo e come poliziotto. Un personaggio che ha raccontato molto di sé, divenendo piacevole elemento di continuità della longeva serie Mediaset.

5. Marcello Fontana (Massimo Dapporto). Arriva dalla Calabria con una missione precisa: catturare il boss della ‘ndrangheta  Don Vincenzo Neri. Un anno (nella settima stagione) nella capitale durante il quale, grazie al fascino maturo di una esperienza decennale nel Sud sconvolto dalla malavita organizzata, ha saputo tenerci col fiato sospeso per la collaborazione con la figlia di Neri, che accettò di testimoniare contro il padre ma venne uccisa.

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