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Nero Wolfe, la critica de La Repubblica

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Secondo Antonio Dipollina, critico tv del quotidiano La Repubblica, il problema di Nero Wolfe, la nuova fiction di Raiuno andata in onda giovedì scorso, è a monte. Infatti il giornalista ha sottolineato che la “forzatura atroce da cui nasce tutto è insuperabile“:

Un giorno qualcuno (casa di produzione di Luca Barbareschi) decide che ci si può inventare che Nero Wolfe all’epoca litigò con l’Fbi e decise di trasferirsi a Roma. Allo stesso modo un giorno o l’altro Indiana Jones verrà portato nella Capitale e usato come gladiatore davanti al Colosseo.

Secondo Dipollina a Raiuno, stando queste premesse, si è cercato di “salvare il salvabile“:

Francesco Pannofino e Pietro Sermonti sono quasi commoventi nel cercare di star dietro ai due protagonisti.

Il giudizio finale non lascia molto spazio ad altri commenti:

Che il canovaccio originario del grande Rex Stout renda poi nemmeno sgradevole un simile divertissement accresce la gloria dell’autore, ma poco altro.

 

2 Commenti

  1. Su un tascabile dei programmi televisivi ho letto…..”non abbiamo paura di Buazzelli”parole del regista e dei due attori della fiction “Nero Wolfe”………..beh….!!!!
    paura proprio no, ma terrore si! eccome, mai visto un pastrocchio del genere.

  2. Mai vista roba simile, ma la tv è questo, quello che vuole la gente, e questo si merita. Poi però non chiediamoci perchè tutto diventa una insostenibile questione di soldi.

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