Home Fiction Rai Salvo D’Acquisto, Beppe Fiorello e i suoi eroi

Salvo D’Acquisto, Beppe Fiorello e i suoi eroi

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Dall’11 luglio scorso e per tutti i lunedì di questa estate (l’ultimo sarà proprio questa sera, con La leggenda del Bandito e del Campione) Beppe Fiorello ha prestato il proprio volto al piccolo schermo per ripercorrere nel ciclo Storie di un italiano, con i film tv o le miniserie interpretati negli anni, le biografie di uomini speciali.

La prima rete di Stato ha deciso di dedicare l’intrattenimento delle torride serate estive alla riproposizione di grandi successi che descrivessero concittadini ammirevoli per i valori civili e morali di cui furono garanti. La ricostruzione fictional targata Rai Uno negli anni si era occupata di raccontare storie straordinarie, seppur nella loro semplicità. Storie di uomini accomunati da un unico filo conduttore, inafferrabile eppure immancabile: il destino. Storie di quanti hanno lottato con forza e dignità per cambiarne le sorti, per fare con la propria vita la Storia del nostro recente passato. Una tv tanto interessante quanto è stata in grado di appassionare milioni di telespettatori (anche in replica, anche durante le vacanze) rendendo omaggio all’eccellenza particolare e al pubblico a casa, che con i suoi stessi eroi condivide vicissitudini e sentimenti.

L’Italia si racconta e per farlo sceglie l’interpretazione impeccabile di un attore tra i migliori del momento, Beppe Fiorello, il quale per l’occasione è Torino ne Il sorteggio, operaio alla Fiat, che decide di affrontare le proprie paure e di presenziare come giudice popolare al processo alle Brigate Rosse; Renzo di Il bambino sull’acqua, che alle prese con la rara malattia del figlio sfida la diagnosi inappellabile costruendo una casa galleggiante per la propria famiglia; Giuseppe in Giuseppe Moscati, il medico che si è meritato la santità per la dedizione e l’impegno messo nel curare i malati meno fortunati; è testimone di omicidi di mafia (ne La vita rubata) e di indagini giudiziarie imperfette (ne L’uomo sbagliato); è Salvo D’Acquisto nel film tv che del giovanissimo Vice Brigadiere dei Carabinieri napoletano riprende il nome nel titolo. Nel 1943, appena ventenne, Salvo sacrificò la propria vita per risparmiarne 22 dalla minaccia di rappresaglia delle SS tedesche, durante la seconda guerra mondiale. Un esempio di eroe e allo stesso tempo di uomo straordinariamente normale, perché quotidianamente impegnato a rendere con fedeltà d’animo onore ai propri principi e alla propria patria.

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