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Ultimo, Benny Calasanzio: “Stanco di veder celebrare un eroe che non corrisponde a realtà”

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Il tenente colonnello dei Carabinieri, Sergio De Caprio, più noto come “Ultimo“, l’uomo che arrestò Totò Riina, tornerà protagonista in una nuova fiction di Canale 5 dal titolo Ultimo 4 – L’occhio del falco. Lo scrittore Benny Calasanzio, nipote di Giuseppe e Paolo Borsellino, però, ha pubblicato un libro intitolato Capitano Ultimo – Il vero volto dell’uomo che arrestò Totò Riina, in cui svela quelli che sarebbero gli sbagli commessi da Ultimo.

Calasanzio motiva con queste dichiarazioni, riportate da Il Corriere della Sera, la decisione di scrivere questo libro:

Ero stanco di vedere celebrare un eroe che non corrisponde alla realtà: Sergio De Caprio, Ultimo, è stato un grande investigatore ma ha commesso anche sbagli. La mancata perquisizione nella casa di Totò Riina e nel libro c’è anche tutto il contesto delle indagini e della mancata cattura del boss Nitto Santapaola vicino Messina.

Ultimo, attraverso il suo avvocato Francesco Antonio Romito, ha replicato con queste dichiarazioni:

Ho lavorato e lavoro per il popolo, queste sono strumentalizzazioni di chi cerca pubblicità usando il mio nome. La mancata perquisizione? Si tratta di falsità, c’è stato un processo con sentenza passata in giudicato, qualcuno forse dovrebbe leggere meglio le carte. In ogni caso siamo pronti a querelare.

Nel libro, viene trattato anche l’episodio del 6 aprile 1993, quando Ultimo e i suoi uomini, durante l’inseguimento a quello che credevano essere il latitante Pietro Aglieri, spararono ad un ragazzo qualsiasi. Il caso si concluse con l’assoluzione di Ultimo.

Chi ha accolto bene il libro è Sonia Alfano, presidente della commissione europea Antimafia e figlia del giornalista Beppe Alfano, ucciso dalla mafia nel ’93:

Finalmente gli italiani potranno sapere chi davvero sia il fumettistico capitano Ultimo che, piuttosto, fu protagonista di episodi agghiaccianti della nostra storia recente, collegati alla trattativa Stato-Mafia. Mio padre disse al magistrato Olindo Canali dov’era Santapaola. Se si fossero mossi per tempo, dopo le rivelazioni fatte al magistrato, mio padre poteva essere salvato.

Photo Credits | Getty Images

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