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Faccia d’angelo – Conferenza stampa della fiction Sky

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Si è tenuta nella tarda mattinata odierna a Roma la conferenza stampa di presentazione di Faccia d’angelo, la miniserie in due parti in onda il 12 e il 19 marzo alle 21.10 su Sky Cinema 1HD (canale 301). All’appuntamento con la stampa era presente il cast al completo, nel quale figurano Elio Germano e Katia Ricciarelli, e i dirigenti Sky, da Andrea Scrosati a a Roberto Amoroso (responsabile Fiction). Presenti anche Gabriella Buontempo della Goodtime, casa di produzione della fiction, e il regista Andrea Porporati (autore anche del soggetto e della sceneggiatura assieme ad Elena Bucaccio e Alessandro Sermoneta). Dopo il salto tutte le dichiarazioni dei protagonisti di Faccia d’Angelo, fiction girata per 9 settimane nelle zone del Brenta, a Venezia e in Slovenia che è ispirata liberamente alle vicende della Mala del Brenta, la mafia del nord-est italiano capeggiata da Felice Maniero, detto il Toso.

Elio Germano (Il Toso)

E’ stata una bella proposta che ho accettato ben volentieri. Questo non è un film su un criminale, ma su una patologia della nostra epoca storica, che nasce negli anni ’70-80: quella di inseguire a tutti i costi il successo, di vincere, di primeggiare. E’ la storia di un personaggio che parte da questo e si riduce, alla fine, a un mondo di tristezza e solitudine. Il Toso non è un criminale, ma è piuttosto un imprenditore.

Ho reperito molti materiali sulla vicenda di Maniero. Video, audio, documenti, atti processuali. In questo mi ha aiutato molto Andrea (il regista, Ndr). Poi comunque noi abbiamo deciso di staccarci un po’ dall’immaginario lasciato da Miniero attraverso i telegiornali, la tv. Non ci interessava raccontare lui; nel film si chiama il Toso e la storia è romanzata. Ho cercato di creare un personaggio che ricordasse Maniero; non si tratta di un biopic. 

Il Toso è un imprenditore che vuol fare tutto in maniera pulita. La scommessa è di fare un criminale diverso, che convince tutti.

Il dialetto veneto

Mi hanno aiutato molti i ragazzi (gli altri attori, Ndr) con i quali abbiamo lavorato insieme a costruire una parlata che fosse comune. Era impensabile parlare in italiano. Abbiamo trovato una mediazione tra la pulizia e il dialetto vero.

Katia Ricciarelli (La mamma del Toso)

Sono arrabbiata con Elio perché gli ho dato parecchie lezioni… sei un gran bugiardo a dire che ti ha aiuto solo la banda (gli altri attori, Ndr) (ride, Ndr). Io ho vissuto quei tempi ed ero anche geograficamente molto vicina; se ne parlava tantissimo. Non c’era né ammirazione, né emulazioni, perché in quel periodo nessuno voleva compiere operazioni del genere. Mi è piaciuto dare al personaggio della madre, spalleggiata dal regista, un qualcosa di umano… anche se il figlio è un delinquente. Parlando in veneto tutti e due, ho trovato quell’intimità tenera. Io mi sono spesso commossa nel fare questo ruolo. Elio è un animale da palcoscenico, in senso buono.

Andrea Porporati

Non conoscevo la storia in dettaglio. L’ho trovata affascinante per almeno tre motivi: perché rompe il cliché sulla mafia che non riguarda soltanto il meridione. Perché questa mafia non esiste più, essendo stata sgominata dalla magistratura. E perché è una storia di gangster. Noi volevamo raccontare la storia di un uomo che voleva diventare il numero uno. Mi piace molto la frase finale, pronunciata dal poliziotto al Toso: “Ne è valsa la pena?”

Il film potevamo chiarmalo anche Schei (i soldi, in dialetto veneto, Ndr) perché è una storia sui soldi; qui, a differenza della mafia siciliana, contano più gli schei piuttosto che comandare.

Gabriella Buontempo ha ringraziato Sky che “ci ha dato l’opportunità di coinvolgere, oltre al grande Germano, attori soprattutto locali, garantendo l’autenticità della storia; il film è stato recitato con una forte sporcatura“.

La polemica

Felice Maniero ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui afferma di non aver gradito la fiction. In particolare ha denunciato il fatto che un criminale “non si comporta così” e ha definito la miniserie “misera. A queste parole i presenti hanno replicato ribadendo che il film non è su Maniero, tanto che il protagonista si chiama Toso. Germano ha sottolineato di non aver voluto incontrare Maniero proprio perché l’idea era di partire dalla sua storia solo “come escamotage”. Inoltre si è precisato che il commento di Maniero è basato solo sul promo, non avendo mai visto la miniserie. La Ricciarelli ha aggiunto sorridendo:

Invito la madre di Felicietto Maniero a telefonarmi e a dirmi come sono nel film.

Dopo la prima e la seconda puntata della fiction, alle ore 22.40 su History (canale 407) andrà in onda La mala del Brenta – la vera storia, documentario sulla vicenda di Felice Maniero.

Domani su fictionitaliane potrete leggere l’intervista integrale a Elio Germano.

Di seguito trovate la composizione del cast artistico:

Elio Germano, Linda Messerklinger, Katia Ricciarelli, Matteo Cremon, Andrea Gherpelli, Gianantonio Martinoni, Fulvio Molena, Diego Pagotto, Carmine Recano, Stefano Fregni, Nino D’Agata, Franco Castellano, Carola Clavarino, Roberto Gudese, Elena Radonicich, Massimo Sangermano, Salvatore Martino, Sebastian Cavazza,  Ugo Piva.

Per la cronaca, segnaliamo che alla conferenza stampa hanno presenziato anche gli Afterhous, autori dei brani originali dei titoli di coda e di testa.

Photo Credits | Ufficio Stampa Sky

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