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Un posto al sole, Michelangelo Tommaso e Miriam Candurro: “La soap è un bell’esempio di italianità da esportare”

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Michelangelo Tommaso e Miriam Candurro, rispettivamente Filippo Sartori e Serena Cirillo nella soap opera di Rai 3, Un posto al sole, hanno parlato, in un’intervista rilasciata a Settimanale Nuovo, della loro esperienza vissuta a New York. Alcune puntate della soap opera, infatti, sono state girate ne La Grande Mela, e gli attori impegnati nelle riprese hanno avuto una grande accoglienza.

Questa è la dichiarazione di Michelangelo Tommaso a riguardo:

Gli americani di origine italiana ci hanno accolto in modo molto più che affettuoso. La cosa sorprendente è stata non tanto, e non solo, quella di averci fatto sentire star mondiali quanto il calore con cui ci hanno subito avvolto. Questa comunità prova davvero un amore sincero e potente nei nostri confronti e in quelli di Un posto al sole. Grazie a loro abbiamo capito che la soap è un bell’esempio di italianità da esportare. 

Anche Miriam Candurro conferma il calore con il quale sono stati accolti dagli italoamericani:

Un accoglienza straordinaria, indescrivibile, direi. Per loro è stato come incontrare i parenti italiani, lontani eppure molto cari. All’aeroporto ci hanno accolto con una lunga e fantastica limousine. Ci hanno trattato come star di Hollywood. Abbiamo firmato un sacco di autografi e ci hanno chiesto di fare tantissime foto, mostrandoci così un affetto incredibile che si poteva toccare con mano. 

Sia Michelangelo che Miriam hanno parlato dei ritmi pazzeschi che hanno dovuto sostenere per le riprese. Miriam Candurro:

La nostra giornata tipo è questa: sveglia all’alba, colazione al bar, una seduta di trucco e parrucco, quindi di corsa sul set, dove rimaniamo fino alle 5 o alle 6 del pomeriggio. Il resto della giornata lo passiamo a fare shopping e poi a cena. Nonostante la stanchezza, io e i miei colleghi cerchiamo sempre di fare un salto in qualche locale esclusivo e le ore destinate al sonno sono sempre meno. Ma è tutto straordinario.

Michelangelo Tommaso:

I ritmi lavorativi sono pazzeschi perché le scene da girare sono tante e il tempo a disposizione è poco. Ma di certo il caffè americano, i muffin giganti e l’energia di questa splendida città ci aiutano a non sentire la stanchezza. 

Photo Credits | Settimanale Nuovo

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