Dov’è mia figlia, video backstage

Su Canale 5 è stato trasmesso il backstage di Dov’è mia figlia, la fiction drammatica diretta da Monica Vullo, con Claudio Amendola nel ruolo di un padre a cui hanno rapito la figlia. Ecco cosa hanno raccontato gli attori e la regista.

Claudio Amendola

La trama è molto nel titolo, Dov’è mia figlia. Raccontiamo il dramma di due genitori a cui sparisce una figlia, la figlia sedicenne.

Non posso smentire il fatto che ci sia stato un rapporto molto divertente con gli attori e anche con Monica che è una regista molto esplosiva ed è una piena di idee, di vitalità, di passione per fare questo lavoro.

Raccontiamo anche una storia gialla, perché c’è una motivazione dietro questa sparizione, che scopriremo durante la storia, che implica tutta la famiglia a loro insaputa. E’ un giallo con molti livelli, ma anche un giallo con molti sentimenti, di amicizia e di tradimenti … c’è tanto.

Abbiamo anche molto pianto, molto strillato, molto litigato e questa è una cosa che a me mancava …

Serena Autieri

Io sono Sabina. Sono una mamma con un grande dolore, con una famiglia sgretolata, con una storia d’amore arrivata al capolinea.

Nicole Grimaudo

In questa storia sono Anna, una donna molto sola, se non fosse appunto per l’unica presenza importante nella sua vita, che è quella di Ivan (Simon Grechi).

Sono sempre ruoli molto difficili, perché a livello recitativo devi essere sempre molto equilibrata e misurata, quindi devi fare pochissimo, ma arrivare comunque e far arrivare la tensione, perché non puoi perdere la serietà della storia.

Edoardo Leo

Ho parlato con Monica: dopo i primi giorni che ho capito che lei aveva in mano completamente la situazione io mi sono affidato, e oggi l’ho ringraziato, perché credo di avere imparato delle cose su come si possa aggiungere a delle scene il dramma e quando sembra che sia eccessivo.

Monica Vullo

E’ un thriller in qualche modo, è un poliziesco per altre caratteristiche, ma è soprattutto una storia sentimentale drammatica sul dolore per la sparizione di una figlia.

La storia è asciutta, i personaggi sono veri. Abbiamo cercato di essere più realistici possibile, come aprire la finestra della casa di qualcun altro e guardare dentro per capire cosa accade quando ti capita un dramma di questo genere.